Sono 31mila i calici di vino alzati in degustazione alla Douja d'Or 2015. In base ai dati forniti dalla Camera di Commercio, la cui Azienda speciale organizza Douja d'Or e Festival delle
Sono 31mila i calici di vino alzati in degustazione alla Douja d'Or 2015. In base ai dati forniti dalla Camera di Commercio, la cui Azienda speciale organizza Douja d'Or e Festival delle Sagre, il 49esimo Salone di vini selezionati ospitato fino a domenica all'Enofila ha registrato 25mila degustazioni dei 550 vini premiati al concorso, della Barbera e dell'Alta Langa, cui si aggiungono i 6mila brindisi di Vermouth e delle bollicine dolci del territorio Unesco. Per quanto riguarda i vini abbinati a prodotti enogastronomici del territorio, si contano 6.900 degustazioni curate ogni sera dalle associazioni di categoria; 3mila tra assaggi a cura dell'Onav, pomeriggi con le Camere di Commercio e serate di assaggio, oltre a 3.500 piatti e dolci d'autore nell'ambito della rassegna curata dall'associazione Albergatori & Ristoratori (Ascom Confcommercio) insieme a Confartigianato. Infine, si contano 17mila bottiglie vendute.
Parla il presidente
Numeri che hanno suscitato la soddisfazione del neo presidente della Camera di Commercio Renato Goria. «E' un ottimo risultato – commenta "a caldo" – perché, se non avessimo avuto due giorni di clima brutto e freddo, avremmo superato il numero delle degustazioni registrate l'anno scorso (solo la domenica delle Sagre abbiamo registrato un – 40% rispetto al 2014) invece che concludere con una leggera flessione. Comunque sia, indipendentemente dal confronto col passato, i presidenti dei consorzi e delle organizzazioni che hanno partecipato alla manifestazione si sono detti soddisfatti: nello specifico li ho trovati entusiasti ed effervescenti, pieni di voglia di fare e di progettare il Salone del 2016 che celebrerà il 50ennale della manifestazione, per il quale pensiamo di fare qualcosa di ancora più importante, tanto da aver già avviato collaborazioni significative con Onav e Anag».
Al riguardo Goria anticipa quali saranno le "parole chiave" della prossima edizione. «Già quest'anno – spiega – abbiamo posto le basi di un programma puntato sui giovani, che hanno rappresentato il "filo conduttore" di questa edizione sia a livello di contenuti sia a livello operativo (ricordo che in 63 sono stati impegnati a vario titolo nel Salone). E sull'apertura al mondo, ovvero su una maggiore internazionalizzazione della manifestazione. A questo proposito sottolineo la visita, avvenuta domenica, da parte dell'ambasciatore Douglas Hickey, commissario generale del padiglione Usa all'Expo 2015 di Milano, e di Simone Crolla, direttore generale della Camera di commercio americana in Italia. Si tratta di due importanti personalità con cui abbiamo posto le basi per intensificare le relazioni economiche e culturali tra il nostro territorio e gli Stati Uniti, non solo per il vino, ma per tutti i settori economici».
«Su queste due direttive, giovani e mondo, lavorerò nei prossimi mesi – conclude – confrontandomi con il Consiglio e la Giunta dell'Ente».
Elisa Ferrando